Come scrivere un curriculum efficace

 

I nostri 24 "CV Consigli" su come scrivere un Curriculum Efficace

In questo articolo ti spiegheremo i nostri 24 "CV consigli" su come scrivere un Curriculum efficace ed evitare gli errori che ti impediscono di farti notare. Capita spesso infatti che i candidati siano qualificati, ma che non abbiano in mano un CV efficace che li faccia passare alle fasi successive della selezione. Il Curriculum Vitae, o più comunemente detto CV, è uno strumento essenziale, che se ben fatto può permettervi di ottenere "almeno" un colloquio. Questi 24 "CV Consigli" nascono dalla nostra esperienza nel settore della e più in generale nel mondo del lavoro, e siamo sicuri che ti aiuteranno a creare un curriculum perfetto. 

Lavorare nel Mondo è un portale di ricerca del Lavoro dedicato alla Cooperazione Internazionale, dove le ONG possono pubblicare offerte di lavoro e gli Utenti possono creare un loro profilo per candidarsi alle vacancies. Se ti interessa lavorare in questo settore, dai un'occhiata alle attualmente disponibili.

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Indice:

 

1. Attenzione al CV Europass

Sembrerebbe uno dei tanti consigli banali, ma in realtà non lo è. Sono ancora moltissimi i candidati che inviano il loro cv in questo formato, senza sapere che la maggioranza dei recruiter lo scarta a prescindere. Quasi l'80% dei recruiter, appena intravede il logo di Europass, decide di scartarlo.

Il CV Europass è da utilizzare solo se espressamente richiesto. In alcuni contesti, come nelle selezioni delle istituzioni, degli enti pubblici o delle università, potrebbe essere considerato come un documento necessario per accedere alla selezione. Ma in molti altri casi, è bene cercare di evitarlo.

Sebbene ampiamente riconosciuto e standardizzato a livello europeo, presenta diverse limitazioni che ne sconsigliano l'uso in contesti competitivi o altamente popolati. Il suo formato rigido e poco flessibile rende difficile mettere in risalto le competenze chiave, i risultati raggiunti e la personalità del candidato, aspetti fondamentali per distinguersi nell'attuale mercato del lavoro. Inoltre, la sua struttura spesso prolissa e poco focalizzata sui punti essenziali può scoraggiare i recruiter, che preferiscono documenti sintetici e mirati. Infine, l’aspetto grafico del Curriculum Vitae Europass appare poco accattivante, risultando inadatto per settori creativi o per ruoli che richiedono un approccio innovativo. Per queste ragioni, è generalmente consigliabile optare per un curriculum personalizzato, più in linea con le esigenze specifiche di ogni candidatura.

Su Canva potrai trovare molti modelli e layout pre-impostati da cui prendere spunto per creare un curriculum perfetto. Attenzione però: se scegli un formato di tipo "grafico", che fa della sua struttura visiva il punto di forza principale, non andare oltre la lunghezza di una pagina.

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2. CV fatto con CANVA? Non andare oltre la pagina di lunghezza!

I motivi per utilizzare Canva per creare il curriculum sono tanti e vari. Trattandosi di uno strumento gratuito, ben fornito di elementi grafici e layout di CV a cui fare riferimento, negli ultimi anni è diventato uno dei principali strumenti per la creazione del curriculum. Dispone di tanti modelli differenti e molto apprezzati, strutturati in una solo colonna oppure in due colonne, con varianti grafiche e colorate, oppure formati più lineari. Sicuramente si tratta di un'ottima opzione. Attenzione però: se scegli di farlo con CANVA il consiglio è quello di rispettare la pagina di lunghezza. I formati grafici infatti perdono gran parte della loro utilità ed estetica se sviluppati su più pagine, in quanto nati per rispondere ad un'esigenza di sinteticità. Hanno una struttura che permette di essere schematici e di riassumere il più possibile le informazioni personali. In passato ci è capitato di vedere CV di tre o più pagine, che purtroppo non permettevano al recruiter di svolgere una selezione rapida e di capire subito chi si trovasse davanti. In generale è bene ricordare che la lunghezza di un CV non dovrebbe mai superare la pagina di lunghezza, ma nel caso dei formati grafici occorre prestare ancora più attenzione.

Ma come si riduce il CV ad una sola pagina? La risposta è presto detta: occorre rimuovere le esperienze lavorative e formative non inerenti all'opportunità lavorativa per cui ti stai candidando. Avrai comunque l'occasione di parlarne in una fase successiva di colloquio.

Se stai presentando un Curriculum ad una grande azienda o organizzazione che riceve centinaia di curriculum ogni giorno, cerca di evitare i modelli di Canva strutturati su due colonne e prediligi un formato più lineare. Alcune realtà lavorative infatti utilizzano dei programmi che filtrano i curriculum andando alla ricerca di specifiche parole chiave, e in molti casi i formati contenenti molti elementi grafici vanno in conflitto con questi sistemi di scannerizzazione, che non riescono a leggere entrambe le colonne del curriculum. Come al solito, valuta l'alternativa migliore a seconda dell'opportunità lavorativa per cui ti stai candidando, in modo tale da scrivere un curriculum vitae efficace per ciascuna occasione. 

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3. Quale foto scegliere per un curriculum vitae efficace?

É tra i consigli più semplici, ma che più ci teniamo a darvi. Non sottovalutare l’importanza della foto: scegliere l’immagine giusta per il tuo curriculum può influenzare molto la prima impressione che i recruiter avranno di te. Preferisci scatti a mezzo busto, che trasmettano professionalità ma anche un tocco di personalità. L’abbigliamento deve essere adeguato al settore in cui desideri lavorare: un completo formale, ad esempio, può essere adeguato per ambiti come la finanza o il diritto, mentre uno stile più casual, ma curato, può andar bene per settori creativi o per mondi come il non profit. Ricorda che l'espressione dice tanto della tua persona. Un sorriso naturale può contribuire a farti apparire più disponibile, fiducioso e amichevole, creando maggiore empatia con il recruiter che si occuperà della tua selezione. Attenzione però a non esagerare con il sorriso, potresti apparire "forzato". Considera inoltre alcuni aspetti: evita i filtri e i ritocchi, cerca di essere naturale e di non apparire modificato; non utilizzare i selfie e mantieni pose naturali; prediligi sfondi neutri o leggermente sfocati.

Presta attenzione anche alla qualità dell’immagine: una foto in alta definizione (HD) garantisce una resa migliore sia su schermo che su stampa. Evita foto sfocate, troppo scure o scattate in contesti non professionali.

Parliamo anche della moda del momento, ovvero delle immagini "professionali" create attraverso l'intelligenza artificiale. Personalmente ve le sconsigliamo, rischiano di omologarvi troppo l'uno con l'altro e di farvi apparire troppo finti, come bambole. Senza contare che molte persone non si rendono conto degli errori prodotti dall'intelligenza artificiale all'interno delle immagini, come sei dita per mano, ombre che non coincidono con la direzione della luce, sfondi interrotti, ecc... . 

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4. Indica sempre la tua Posizione Attuale

È fondamentale che il recruiter riconosca subito la tua posizione lavorativa attuale, così da identificare la tua situazione personale e capire se il tuo profilo risulta coerente con l'annuncio per cui ti stai candidando. "Aiutare" il recruiter nella comprensione del tuo curriculum riduce le tempistiche necessarie per la valutazione della tua candidatura, dandoti maggiori probabilità di passare il primo iter di selezione.

Nel tempo abbiamo notato che molti candidati inseriscono la loro posizione attuale al primo posto sotto la voce "Esperienze Lavorative", ma non indicano le date relative al periodo di impiego, o si dimenticano di indicare che si tratta del loro attuale lavoro. Una possibilità da tenere in considerazione è quella di inserire il ruolo attuale sotto il nome e cognome all’inizio del curriculum, in modo da catturare immediatamente l’attenzione del recruiter. Questo dettaglio diventa ancora più importante se la posizione per cui ti stai candidando è strettamente correlata al tuo attuale lavoro, poiché segnala coerenza e rilevanza rispetto all’annuncio. Oltre al titolo, potresti considerare di specificare brevemente il nome dell’azienda e il settore di appartenenza, senza dilungarti troppo.

Facciamo un esempio concreto. Il tuo nome è Mario Rossi e il tuo ruolo attuale è quello di "Project Manager" presso "Lavorare nel Mondo". Nel tuo Curriculum allora potrai indicare la seguente dicitura: MARIO ROSSI - Project Manager presso Lavorare nel Mondo. In ogni caso, lasciamo decidere a te se menzionare il luogo dove lavori o se indicare solo il tuo ruolo attuale. 

Eventuali informazioni aggiuntive sul tuo ruolo e sulla tua situazione attuale potrai comunque approfondirle all'interno della sezione del tuo curriculum dedicata alle "Esperienze Lavorative".

Se sei un neolaureato o stai svolgendo uno stage, potresti specificare invece il tuo campo di studi o la tua attività formativa principale. Se invece sei disoccupato e sei alla ricerca di un lavoro, potresti inserire la dicitura "In cerca di lavoro come...." indicando poi la mansione lavorativa per cui ti candidi. Ricordati di non mentire mai sulla tua posizione attuale.

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5. Personalizza il tuo Curriculum Vitae!

Non usare sempre lo stesso CV: la personalizzazione è una delle chiavi per attirare l’attenzione dei recruiter. Adatta il tuo curriculum in base all’annuncio per cui ti candidi, evidenziando le competenze ed esperienze più pertinenti. Ogni posizione richiede abilità specifiche, e un CV generico rischia di far perdere di vista i tuoi punti di forza. Prima di inviare la candidatura, analizza la descrizione del lavoro e identifica le parole chiave utilizzate: includerle nel tuo CV aiuta a far emergere il tuo profilo, soprattutto se il processo di selezione prevede l’uso di software di screening automatico.

Indica solo le esperienze lavorative e formative rilevanti per il ruolo, evitando di sovraccaricare il documento con informazioni superflue. Se hai molte esperienze, dai risalto a quelle più recenti e significative, descrivendole con risultati concreti e numeri, quando possibile. Anche la struttura del CV può essere adattata: ad esempio, un profilo professionale o un riepilogo iniziale mirato può riassumere rapidamente perché sei il candidato ideale per quella posizione. Personalizzare il CV dimostra cura e attenzione verso l’azienda e il ruolo, caratteristiche sempre apprezzate dai selezionatori.

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6. Il Curriculum Perfetto è Sintetico ed Essenziale

Un curriculum efficace deve essere conciso e mirato: non dovrebbe superare le due pagine di lunghezza, a meno che tu non abbia un’esperienza pluridecennale in settori altamente specializzati. Essere sintetico ed essenziale non significa omettere informazioni importanti, ma piuttosto selezionare con cura ciò che è davvero rilevante per il ruolo. Ogni dettaglio dovrebbe aggiungere valore alla tua candidatura.

Rimuovi le esperienze lavorative, i certificati e i corsi di formazione che non hanno attinenza con la posizione desiderata. Ad esempio, se ti stai candidando per un ruolo tecnico, privilegia progetti e competenze pratiche, evitando di dilungarti su esperienze generiche. Lo stesso vale per le informazioni personali: dettagli come hobby o attività extra-lavorative vanno inclusi solo se pertinenti o se mostrano competenze utili per il ruolo.

Inoltre, utilizza frasi brevi e incisive, evitando lunghe descrizioni. I bullet point sono un ottimo strumento per elencare responsabilità e risultati in modo chiaro e leggibile. Ricorda che i recruiter dedicano solo pochi secondi alla prima lettura di un CV: rendi ogni parola significativa.

 

7. Italiano o Inglese? Quale lingua usare per avere un curriculum vitae efficace?

In quale lingua scrivere il CV? La scelta dipende da diversi fattori, tra cui la provenienza dell’organizzazione e le competenze linguistiche richieste. Come regola generale, utilizza la lingua con cui è stato scritto l’annuncio di selezione. Se l’offerta è in lingua inglese, scrivere il CV in italiano potrebbe dare l’impressione che tu non conosca la lingua e che ti manchi un requisito fondamentale. Al contrario, un CV in inglese per un annuncio in italiano potrebbe risultare fuori luogo, a meno che non sia esplicitamente richiesto.

Se ti stai candidando per ruoli in aziende multinazionali o nella cooperazione internazionale, dove l’inglese è un requisito fondamentale, prediligi sempre il formato inglese, così da rendere il tuo curriculum vitae internazionale. Assicurati, però, di utilizzare un linguaggio tecnico appropriato e accurato: errori grammaticali o termini impropri potrebbero penalizzarti.

Un’opzione valida potrebbe essere quella di preparare sia la versione in lingua inglese sia in quella italiana, ed inviare entrambe le versioni del CV.

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8. Esperienze Lavorative: "action verbs" per un Curriculum Vitae efficace

Le esperienze lavorative rappresentano una delle sezioni più importanti del curriculum e devono essere ordinate in ordine cronologico inverso, iniziando dall’esperienza più recente. Per ciascuna posizione, indica chiaramente il nome dell’azienda, il ruolo ricoperto e le date di inizio e fine. Specificare il periodo con precisione dimostra trasparenza e offre al recruiter un quadro chiaro della tua crescita professionale.

Non limitarti ad elencare le responsabilità che hai assunto durante quel ruolo, ma focalizzati anche sui risultati che hai raggiunto in quella posizione. Quantificare i successi utilizzando dati concreti, come percentuali, numero di progetti gestiti o obiettivi raggiunti, rende il tuo contributo tangibile e più impattante. Attenzione però a non esagerare e a non enfatizzare troppo i risultati, perché come dice un vecchio detto "Chi si loda, s'imbroda".

Infine, usa frasi concise per descrivere le tue mansioni e fai un buon utilizzo dei verbi di azione (o action verbs, in inglese). Invece di termini come "organizzato", "supervisionato" e "pianificato", puoi scegliere verbi come "Coordinare", "Monitorare" e "Elaborare". Ti lasciamo qui di come utilizzare gli action verbs per rendere il tuo curriculum perfetto. 

 

9. Elenca le tue competenze, ma solo se di buon livello!

Oltre a descrivere le tue esperienze lavorative, è fondamentale sottolineare le competenze che hai acquisito, evidenziando quelle più rilevanti per il ruolo desiderato. Inserisci una sezione dedicata alle competenze tecniche, elencando software, strumenti e applicativi che padroneggi, come programmi di grafica, linguaggi di programmazione o piattaforme di gestione dei dati. Assicurati, però, di indicare solo quelle per cui possiedi un livello di competenza solido e dimostrabile, evitando di includere conoscenze superficiali. All'interno dei CV che sfruttano un modello grafico puoi utilizzare delle scale di valutazione da 1 a 5, che rendono il livello delle tue competenze immediatamente comprensibile. Come detto sopra però, inserisci solo le competenze per cui ritieni di avere almeno un livello intermedio o avanzato, ovvero da 3 a 5. Indicare una competenza in cui reputi il tuo livello pari a 1 o a 2 potrebbe non renderti onore.

Ricorda che puoi dividere le tue competenze in sottocategorie, per migliorarne la leggibilità, separando le competenze informatiche da quelle linguistiche o dalle soft skills. Se possiedi delle certificazioni riconosciute, puoi indicarle in questa sezione ed allegarle poi durante la fase di invio del curriculum.

Presta particolare attenzione alle competenze richieste all'interno dell'annuncio e cerca di evidenziare nel tuo curriculum quelle che corrispondono al tuo profilo, così da scrivere un curriculum efficace. 

 

10. Come scrivere un curriculum efficace grazie alle SOFT SKILLS

Le soft skills, o competenze trasversali, possono rivelarsi decisive quando le competenze tecniche dei candidati sono simili. Le soft skills non solo influenzano il modo in cui svolgi il tuo lavoro, ma determinano anche come ti relazioni con i colleghi e i clienti e come gestisci le situazioni complesse.

La difficoltà nel misurare le soft skills non le rende meno importanti delle Hard skills, ovvero delle competenze tecniche. Per inserirle in modo efficace nel tuo curriculum, evita di creare elenchi generici: collega ogni soft skill ad un’esperienza concreta. Ad esempio, puoi descrivere un progetto complesso che hai gestito per dimostrare le tue capacità di problem solving o evidenziare come hai lavorato in team per raggiungere un obiettivo ambizioso. Ricordati quindi di raccontare, all'interno della sezione dedicata alle esperienze di lavorative, quali soft skills hai sviluppato durante quella particolare esperienza.

Sappi che secondo vari studi condotti da McKinsey, LinkedIn, Deloitte e Harvard, le competenze più richieste includono: la comunicazione efficace, ovvero la capacità di comunicare chiaramente sia in forma scritta che orale e di ascoltare attivamente; il pensiero critico, che permette ai professionisti di affrontare problemi complessi e di prendere decisioni informate, contribuendo a migliorare l'efficienza e a promuovere l'innovazione; l'intelligenza emotiva, ovvero la capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Se possiedi queste qualità, assicurati di evidenziarle nel profilo personale o nelle descrizioni delle tue esperienze.

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11. Il Percorso Formativo

Il percorso formativo è un elemento cruciale del curriculum, soprattutto se i titoli di studio sono direttamente collegati al ruolo per cui ti candidi. Come per le esperienze lavorative, elenca i tuoi studi in ordine cronologico inverso, iniziando dai titoli più recenti e rilevanti. Se hai conseguito un Master, un MBA o una specializzazione, assicurati di dar loro particolare risalto, poiché spesso rappresentano un valore aggiunto agli occhi dei recruiter, soprattutto in settori altamente competitivi o manageriali.

Ogni voce del percorso formativo dovrebbe includere il nome del titolo di studio, l’istituto o università presso cui è stato conseguito e l’anno di completamento. Se il voto finale è particolarmente alto o se hai ottenuto riconoscimenti accademici, puoi menzionarli, ma solo se sono significativi per la posizione.

Per chi ha da poco terminato gli studi o ha poca esperienza lavorativa, il percorso formativo può diventare la sezione principale del CV. In questo caso, puoi evidenziare anche progetti accademici, stage curriculari o attività extracurricolari rilevanti. Se il lavoro per cui ti candidi richiede conoscenze specifiche, come una laurea in un campo tecnico o scientifico, assicurati che questa informazione emerga chiaramente e rapidamente.

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12. Cura la Grammatica, o rischi di non avere un Curriculum efficace

Controllare l’ortografia e la grammatica del tuo curriculum è essenziale per trasmettere un’immagine professionale e credibile. Anche un singolo errore può compromettere la tua candidatura, dando l’impressione di poca attenzione ai dettagli o di superficialità. Prima di inviare il CV, rileggilo con attenzione, preferibilmente più di una volta, e utilizza strumenti di correzione automatica per individuare eventuali refusi o incongruenze. È utile anche leggere il documento ad alta voce: questo metodo ti aiuterà a cogliere frasi poco scorrevoli o errori che potrebbero passare inosservati durante una lettura silenziosa.

Inoltre, fai attenzione alla punteggiatura e all'uso dei tempi verbali: una punteggiatura imprecisa può cambiare il significato di una frase, mentre l'uso incoerente dei tempi verbali può creare confusione. Per esempio, se stai descrivendo un’esperienza lavorativa passata, utilizza il passato (es. "Ho gestito"), mentre se parli di un ruolo attuale, il presente (es. "Gestisco").

Ricorda che il CV è spesso il tuo primo contatto con un’azienda: un documento ben scritto non solo dimostra la tua preparazione, ma riflette anche cura, precisione e rispetto per il tempo del recruiter. Una grammatica impeccabile e un linguaggio fluido trasmettono fiducia e serietà, due caratteristiche che ogni selezionatore cerca in un candidato. Infine, presta attenzione anche alla coerenza stilistica: mantieni un linguaggio formale e professionale in tutte le sezioni del CV, evitando abbreviazioni informali o un tono troppo colloquiale, che potrebbero indebolire l’impatto del tuo profilo. La grammatica è fondamentale per un curriculum perfetto

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13. Includi il profilo LinkedIn per rendere il tuo CV efficace

Un profilo LinkedIn aggiornato e ben curato è un ottimo complemento al tuo curriculum e può offrire ai recruiter un quadro più completo delle tue esperienze, competenze e obiettivi professionali. Includere un link diretto al tuo profilo LinkedIn permette di fornire ulteriori dettagli senza appesantire il CV, mantenendo il documento snello ma informativo.

Assicurati che il tuo profilo LinkedIn sia allineato al contenuto del curriculum: date, ruoli e descrizioni delle esperienze devono coincidere. Utilizza la sezione dedicata alle competenze e certificazioni per evidenziare ulteriormente il tuo valore aggiunto e approfitta dello spazio extra per inserire esempi di progetti, articoli o presentazioni che hai realizzato.

Per fare una buona impressione, verifica che la tua foto profilo sia professionale e che il riepilogo iniziale (l'“informazioni” di LinkedIn) sia sintetico ma accattivante. Personalizza l’URL del tuo profilo LinkedIn (es. linkedin.com/in/tuonome) per renderlo più professionale e facile da includere nel CV. Posiziona il link in modo visibile, ad esempio nella sezione contatti o in alto accanto al tuo nome, così che il recruiter possa trovarlo con facilità.

Infine, tieni il profilo attivo: interagisci con contenuti, partecipa a discussioni di settore e segui aziende o professionisti di rilievo. Un profilo LinkedIn dinamico dimostra interesse e coinvolgimento nel tuo campo professionale, qualità sempre apprezzate dai selezionatori.

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14. Non dimenticarti i dati di contatto e la Privacy

Ci sono alcuni elementi essenziali che non possono mancare nel tuo curriculum, pena l’impossibilità per le aziende e le organizzazioni di utilizzarlo o di contattarti. Primo fra tutti, l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, obbligatoria per permettere la gestione delle informazioni contenute nel CV. La dicitura aggiornata al 2024 è: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).” Questa clausola, solitamente posta in fondo al CV, è fondamentale per conformarsi alle normative sulla privacy.

Oltre a questo, è indispensabile includere e verificare accuratamente i tuoi dati di contatto: nome, cognome, indirizzo, email e numero di telefono. È sorprendente quante volte errori di battitura o informazioni obsolete rendano impossibile per un’azienda contattare un candidato, vanificando ogni possibilità di successo. Controlla con attenzione che il numero di telefono sia completo di prefisso e che l’indirizzo email sia corretto e professionale.

Infine, se hai un sito personale o un portfolio online, includi i relativi link nei contatti, assicurandoti che siano aggiornati e funzionanti.

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15. Quali Social inserisco nel Curriculum?

La tentazione di inserire i propri profili social nel CV può essere forte, ma è importante valutare attentamente quali piattaforme condividere. Sconsigliamo di includere social come X, Facebook o Instagram, a meno che non siano strettamente collegati alla tua attività professionale. Anche se la tua identità online dovrebbe rispecchiare quella reale, il contenuto pubblicato su questi profili può risultare poco pertinente o addirittura inappropriato per un contesto lavorativo. Ad esempio, post e commenti informali su reality show, discussioni politiche accese o foto personali in vacanza potrebbero dare un’immagine poco professionale.

L’unica eccezione è LinkedIn, che dovrebbe essere considerato un’estensione naturale del tuo curriculum.

Se invece hai dei profili social specifici per la tua professione, come un account Instagram dedicato al tuo portfolio artistico o un profilo su X dove condividi approfondimenti tecnici, puoi considerarne l’inserimento, ma solo se sono curati e coerenti con il tuo ruolo professionale. In ogni caso, fai un controllo accurato sulla tua presenza online: anche se non includi i tuoi profili nel CV, i recruiter potrebbero cercarti, e un’identità digitale ben gestita è un ottimo biglietto da visita.

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16. Come Formattare il CV?

Per scrivere un Curriculum Efficace, è necessario sapere anche come formattarlo. La formattazione del curriculum è un aspetto spesso sottovalutato ma cruciale per garantire una presentazione chiara e professionale. Il documento deve essere leggibile su qualsiasi dispositivo, senza il rischio di distorsioni o disallineamenti di grafica e testo. Per questo motivo, i formati consigliati per il salvataggio sono PDF e, in alternativa, Word. Il PDF però è preferibile, perché garantisce che il layout rimanga invariato indipendentemente dal software utilizzato dal destinatario.

Presta attenzione all’uso di un layout pulito e ben organizzato, con una struttura che guidi il lettore attraverso le sezioni principali. Per i testi più descrittivi, assicurati di utilizzare caratteri professionali come Arial, Calibri o Times New Roman, evitando font difficili da leggere. Mantieni una dimensione del testo compresa tra 10 e 12 punti per il corpo del testo, con titoli leggermente più grandi per evidenziare le sezioni.

Organizza i contenuti con un uso coerente di elenchi puntati per descrivere esperienze e competenze, evitando blocchi di testo troppo lunghi. Lascia spazi bianchi tra le sezioni per rendere il documento più arioso e leggibile. Evidenzia parole chiave, come ruoli o competenze, utilizzando il grassetto, ma senza esagerare per non creare confusione visiva.

Infine, rinomina il tuo CV con un nome chiaro e professionale, ad esempio Nome_Cognome_CV.pdf, per facilitare l’identificazione del documento da parte del recruiter. Prima di inviare il curriculum, fai una prova di apertura su diversi dispositivi per verificare che il formato sia perfetto e leggibile ovunque. Una formattazione impeccabile trasmette professionalità e cura dei dettagli, qualità sempre apprezzate dai selezionatori.

 

17. Curriculum e Keywords, cosa mi consigli?

Oggi molte aziende ed organizzano utilizzano software ATS (Applicant Tracking System) per effettuare una prima selezione automatizzata dei curriculum. Questi programmi analizzano i documenti ricevuti alla ricerca di parole chiave specifiche, spesso prese direttamente dall’annuncio di lavoro, in modo tale da identificare subito i candidati più adatti. Per superare questa prima fase di screening, il nostro consiglio è di ottimizzare il tuo curriculum con le keywords giuste.

Per individuare queste parole chiave, leggi attentamente la descrizione dell’offerta di lavoro: competenze tecniche, ruoli, linguaggi di programmazione, certificazioni o software specifici menzionati nel testo sono un ottimo punto di partenza. Assicurati di utilizzare esattamente i termini indicati. Ad esempio, se l’annuncio richiede “Project Manager”, includi questa espressione nel tuo CV, evitando formulazioni generiche come “Coordinatore Progetto” o "Gestore Progetti", che potrebbero non essere riconosciute dall’ATS.

Organizza il contenuto del tuo curriculum in modo che le keywords siano visibili nelle sezioni più rilevanti, come le esperienze lavorative o le competenze tecniche, evitando di concentrarle tutte in un’unica area. Ricorda che un CV sovraccarico di parole chiave può risultare sospetto o innaturale: cerca un equilibrio, integrandole in modo fluido e coerente con il tuo profilo.

Ricordati che alcuni software potrebbero non leggere correttamente alcuni curriculum di tipo grafico, suddivisi su più colonne. Per massimizzare l’efficacia, considera di adattare il tuo CV a ogni singola candidatura, rivedendo le parole chiave in base all’offerta specifica. In questo modo, non solo supererai la scansione automatica, ma dimostrerai al recruiter che hai personalizzato il tuo curriculum in base alla posizione desiderata.

Ottimizzare il CV con le keywords giuste non significa solo battere l’algoritmo, ma anche garantire che i tuoi punti di forza siano immediatamente chiari al selezionatore umano. Ovviamente il nostro consiglio è di prestare attenzione a questo aspetto specialmente se ci si candida per una posizione in una grande realtà. Per piccole realtà, non dovrebbe essere necessario. 

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18. Lettera di presentazione

Per completare la tua candidatura, allega una lettera di presentazione. Ti permetterà di raccontarti in modo più discorsivo e personale, andando oltre la struttura schematica del CV. Per essere efficace, la lettera di presentazione deve essere curata e personalizzata per ogni candidatura, dimostrando che hai investito tempo e impegno per comprendere l’azienda/organizzazione e il ruolo per cui ti stai proponendo.

Di seguito ti lasciamo alcune linee guida da seguire per la scrittura della lettera di presentazione:

  • Utilizza lo stesso stile grafico e la stessa tipologia di formattazione che hai adottato per il CV, così da creare un’immagine coordinata e professionale.
  • Le informazioni contenute nella lettera devono essere coerenti con quelle del CV
  • Cattura l’attenzione del selezionatore sin dalle prime righe, presentandoti in modo chiaro e mostrando di conoscere l’azienda, i suoi valori e il settore in cui opera.
  • Racconta le tue esperienze: evidenzia le più significative, aggiungendo dettagli e aneddoti che mettano in luce le tue competenze trasversali e tecniche, evitando però di ripetere pedissequamente quanto scritto nel CV.
  • Usa un tono adatto: mantieniti formale, ma senza risultare troppo freddo o distaccato. Mostrare un pizzico di entusiasmo può fare la differenza.
  • Aggiungi una call to action: termina con un invito a essere ricontattato, proponendoti per un colloquio e sottolineando la tua disponibilità
  • La lunghezza ideale è di circa tre quarti di pagina: sufficiente per essere esaustiva, ma non tanto da risultare prolissa
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    19. Non parlare di soldi, avrai tempo al colloquio

    Il curriculum non è il luogo adatto per discutere di retribuzione, aspettative salariali o compensi passati. In Italia, dove il tema del denaro è spesso delicato, persino durante le ultime fasi di selezione, menzionarlo già nella candidatura potrebbe risultare fuori luogo o persino controproducente.

    Il momento per affrontare l’argomento stipendio arriverà, ma solo quando avrai superato la fase iniziale e avrai avuto modo di dimostrare le tue competenze e la tua idoneità al ruolo. Durante il colloquio, infatti, è più facile inquadrare il contesto e discutere delle condizioni economiche in modo professionale e appropriato.

    Se l’annuncio richiede specificamente di indicare una retribuzione desiderata, puoi farlo nella lettera di presentazione, non nel CV, e solo se hai una chiara comprensione del mercato e delle aspettative dell’azienda. Mantieni sempre un tono professionale, evidenziando che sei flessibile e aperto a valutare le opportunità.

    Concentrati invece, nel tuo curriculum, sul valore che puoi apportare: esperienze, competenze e risultati ottenuti. Questo approccio non solo mette in evidenza la tua professionalità, ma crea una base solida per una futura conversazione salariale che avverrà quando avrai conquistato l’interesse del recruiter.

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    20. Semplifica il tuo Curriculum con un Sommario Iniziale

    Un elemento spesso sottovalutato ma estremamente efficace per dare risalto al curriculum è il sommario iniziale, ovvero una breve introduzione da inserire subito dopo il nome, cognome e la posizione lavorativa attuale. Si tratta di un paragrafo composto da 4-5 righe concise e ben strutturate, che servono ad offrire al recruiter una panoramica chiara e immediata del tuo profilo professionale, delle tue competenze principali e dei tuoi obiettivi di carriera.

    Il sommario dovrebbe rispondere a tre domande fondamentali: chi sei, cosa sai fare e cosa stai cercando. Un sommario efficace potrebbe avere un testo strutturato in questo modo: “Sono un [il tuo ruolo attuale] con [numero] anni di esperienza nel settore [nome del settore in cui lavori]. Ho competenze specifiche in [le tue competenze chiave] e un forte orientamento a [obiettivo o valore, ad esempio ‘migliorare i processi aziendali’ o ‘gestire progetti complessi’]. Sono alla ricerca di nuove opportunità che mi permettano di mettere a frutto la mia esperienza e contribuire al successo di [tipo di azienda o settore].”

    Il sommario aiuta il recruiter a comprendere subito se il tuo profilo è in linea con la posizione aperta, ma dimostra anche la tua capacità di comunicare in modo sintetico e mirato. Un sommario ben scritto funziona come un biglietto da visita, mettendo in evidenza i tuoi punti di forza e invogliando il selezionatore a leggere il resto del CV.

     

    21. Portfolio e Progetti

    Inserire una sezione Progetti o Portfolio nel tuo curriculum può essere un valore aggiunto, soprattutto se hai lavorato a progetti, iniziative personali o professionali rilevanti per la posizione a cui stai puntando. Si tratta di una sezione che consente di dimostrare concretamente le tue competenze, mostrando esempi pratici di come le hai applicate e dei risultati che hai ottenuto.

    Quando presenti il tuo portfolio, cerca di spiegare il ruolo che hai avuto nello svolgimento del progetto e spiega concretamente quali contributi hai apportato, come la gestione, lo sviluppo, il design o l’implementazione.

    Sottolinea i risultati raggiunti, come il miglioramento di un processo, il superamento di una sfida tecnica o il raggiungimento di un obiettivo. Usa numeri e dati concreti, quando possibile, per quantificare l’impatto del tuo lavoro.

    Se hai un portfolio online o lavori pubblicamente accessibili, includi i link corrispondenti. Assicurati che il materiale sia aggiornato, ben organizzato e facilmente navigabile. Un portfolio di qualità non solo rafforza le informazioni presenti nel CV, ma offre ai recruiter la possibilità di vedere in azione le tue competenze, sai che si tratti di codici, grafiche, testi o altri tipi di lavori creativi.

    Questa è una sezione particolarmente importante per i profili creativi, ma può essere utile anche per chi lavora in ambiti manageriali e di gestione. Ricordati di scegliere solo i progetti più rilevanti per la posizione: una selezione ben curata vale più di una lista infinita.

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    22. Sezioni Facoltative del Curriculum

    Un curriculum ben strutturato può essere ulteriormente arricchito da sezioni facoltative, utili a personalizzarlo e a mettere in evidenza aspetti specifici del tuo profilo. Queste sezioni sono da inserire solo se pertinenti al ruolo o all’azienda/organizzazione per cui ti stai candidando e in alcuni casi possono fare la differenza per permetterti di distinguerti dagli altri candidati.

    Volontariato: Se hai partecipato ad attività di volontariato, questa sezione può dimostrare il tuo impegno personale, la tua sensibilità sociale e competenze trasversali come la leadership, il lavoro di squadra o la gestione di progetti. Ad esempio, se hai organizzato eventi per una ONG o insegnato in contesti difficili, sottolinea il tuo contributo e i risultati ottenuti.

    Referenze: È consigliabile includere referenze solo quando richieste espressamente dall’annuncio di lavoro. In alternativa, puoi scrivere “Referenze disponibili su richiesta”. In caso tu le inserisca, scegli referenti autorevoli che possano avvalorare le tue competenze e la tua etica professionale.

    Premi e Riconoscimenti: Hai ricevuto premi accademici, professionali o riconoscimenti per i tuoi traguardi? Aggiungili in questa sezione per valorizzare il tuo percorso. Specifica il nome del premio, l’anno e il contesto in cui lo hai ottenuto, come ad esempio un concorso, un’iniziativa aziendale o una certificazione speciale.

    Hobby e interessi personali:Questa sezione è facoltativa e deve essere utilizzata con cautela. Può essere utile per mostrare una parte di te che non emerge dalle esperienze professionali, purché gli interessi siano pertinenti al ruolo o riflettano competenze utili, come lo sport di squadra per il lavoro collaborativo o attività creative per ruoli di design e innovazione.

    Aggiungere sezioni facoltative non significa necessariamente appesantire il curriculum, ma piuttosto arricchirlo con dettagli rilevanti che possano catturare l’attenzione del selezionatore.

     

    23. Aggiornamenti regolari

    Un curriculum efficace non è mai statico, ma si evolve insieme al percorso professionale e formativo della persona che rappresenta. Aggiornarlo regolarmente, almeno ogni sei mesi, è fondamentale per garantire che rifletta sempre la tua situazione attuale e le tue competenze più recenti. Questa pratica non solo ti aiuta a essere pronto a cogliere opportunità improvvise, ma semplifica il processo di revisione quando ti candidi per una nuova posizione.

    Durante gli aggiornamenti:

    Rimuovi esperienze obsolete o non rilevanti: se hai ruoli o mansioni che non aggiungono valore rispetto al tuo obiettivo professionale attuale, considera di eliminarli o di ridurne la descrizione. Questo ti permette di mantenere il curriculum conciso e mirato.

    Aggiungi nuove competenze e certificazioni: se hai frequentato corsi, ottenuto certificazioni o acquisito competenze pratiche, assicurati di inserirli, soprattutto se in linea con le richieste del mercato o dell’azienda target. Specifica la data, l’ente erogatore e l’ambito di applicazione.

    Aggiorna i risultati raggiunti: se nel frattempo hai concluso progetti significativi, ottenuto promozioni o migliorato indicatori di performance, includi questi traguardi con dati concreti per evidenziarne l'impatto.

    Un CV aggiornato trasmette un’immagine di professionalità e attenzione ai dettagli, dimostrando che sei una persona organizzata e focalizzata sul miglioramento continuo.

     

    Consigli curriculum

     

    24. Consigli per Debuttanti

    Se stai scrivendo il tuo primo curriculum e hai poca o nessuna esperienza lavorativa, non preoccuparti: ci sono molte strategie per mettere in evidenza il tuo potenziale e rendere il tuo CV efficace e competitivo. Includi informazioni che dimostrino le tue capacità, il tuo impegno e il tuo desiderio di crescere professionalmente.

    Attività extra-curriculari rilevanti: Partecipazioni a progetti scolastici, gruppi di studio, associazioni universitarie, competizioni accademiche o attività sportive possono rivelare doti come leadership, lavoro di squadra e gestione del tempo.

    Competenze trasferibili: esperienze non lavorative come progetti universitari, volontariato o viaggi personali, possono dimostrare capacità trasferibili utili nel mondo del lavoro, ad esempio organizzazione, comunicazione, problem solving o capacità di apprendimento rapido.

    Corsi e certificazioni: sfrutta questa sezione per includere corsi online, certificazioni o attestati che dimostrino la tua volontà di formarti e aggiornarti. Piattaforme come LinkedIn Learning o Google Digital Garage sono ottimi punti di partenza per arricchire il tuo profilo.

    Lingue: indica chiaramente le lingue che parli ed il tuo livello di competenza. La conoscenza di più lingue è sempre un punto a favore, soprattutto in contesti internazionali.

    Ricorda di evitare di gonfiare le tue esperienze o di includere informazioni non vere: valorizza ciò che hai fatto in modo autentico e mostrati desideroso di imparare. Anche se è la tua prima esperienza, un curriculum efficace può fare un’ottima impressione!

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