lavorare nella cooperazione internazionale

 

Il 2024 della Cooperazione Internazionale

Negli ultimi dieci anni, il settore della cooperazione internazionale ha registrato una crescita significativa. Come evidenziato dai dati di trasparenza di Open Cooperazione, le persone impiegate dalle ONG italiane sono passate da essere 13.000 nel 2014 a 28.000 nel 2022. Un aumento importante delle risorse umane, la cui origine si deve ad una crescita economica di tutto il settore della cooperazione internazionale, con le ONG italiane che hanno registrato un incremento del volume di entrate complessive pari al 120% nello stesso periodo (2014 - 2022)

Tuttavia, l'anno 2023 ha segnato una leggera inversione di tendenza, con un calo del personale impiegato dalle ONG italiane pari al - 4 %. La diminuzione ha riguardato principalmente il personale impiegato all'estero (-8%), compensata parzialmente da un aumento del 7% del personale impiegato in Italia. Questo dato, insieme alla previsione dei dati del 2024 che analizzeremo di seguito, potrebbe indicare l'inizio di un'evoluzione dei modelli di impiego delle ONG Italiane.

Nonostante i dati per l'anno 2024 di Open Cooperazione non siano ancora disponibili, possiamo analizzare i dati riguardanti gli annunci di lavoro pubblicati dalle ONG Italiane nel corso dell'anno appena trascorso.

Sul totale degli annunci pubblicati dalle ONG italiane nel corso del 2024 su Lavorare nel Mondo ed altri siti specializzati, il 35% riguardava ruoli da svolgere in Italia, mentre il 65% era destinato a posizioni con sede all'estero.

Per comprendere meglio il dato, basti pensare che nel 2018 le posizioni in Italia rappresentavano solo il 12% del totale, e che sono cresciute a tal punto da arrivare al 24% nel 2020 ed al 30% nel 2023.

Questa crescita delle posizioni lavorative in Italia potrebbe indicare un'evoluzione dei metodi di lavoro e delle strutture organizzative delle ONG, con un coordinamento operativo e amministrativo dei progetti maggiormente centralizzato, bilanciato da una delegazione più ampia di responsabilità al personale locale estero.

A confermare o smentire l'ipotesi di un nuovo trend saranno solo i dati di Open Cooperazione per i quali bisognerà attendere solo la fine del 2025.

Ma ora vediamo nel concreto quali sono i dati più significativi riguardanti gli annunci pubblicati nel 2024

 

I Dati del 2024

Le ONG Italiane nel 2024 hanno pubblicato circa 1350 annunci, il 20% in meno rispetto al 2023. Il calo è in parte dovuto ad un ritardo nell'assegnazione dei finanziamenti da parte dei donatori istituzionali, che ha provocato un ritardo nell'avvio di nuovi progetti e di conseguenza ad una minore necessità di nuovo personale da assumere. Ci aspettiamo che il numero totale degli annunci possa tornare a crescere nel 2025. 

Rispetto al totale degli annunci del 2024, l'88 % era dedicato alla ricerca di operatori e cooperanti della cooperazione internazionale, mentre l'8% riguardava gli Stage, e la restante parte annunci di volontariato. Rispetto al 2023, gli stage sono diminuiti circa del 20% e le opportunità di volontariato sono calate del 45 %. A tal proposito è utile far notare come, secondo il recente rapporto del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, le posizioni disponibili per progetti di Servizio Civile all'Estero nel 2024 sono calate del 12 %, nonostante le candidature dei giovani interessati siano aumentate del 40%. 

Le posizioni disponibili hanno riguardato una vasta gamma di ruoli, di cui vi citiamo i principali:

  • Project Manager: 16 % delle posizioni;
  • Amministrazione: 18 % delle posizioni;
  • Rappresentante Paese: 8 % delle posizioni;
  • Logista: 6 % delle posizioni;
  • Comunicazione e Fundraising: 7 % delle posizioni;
  • Medico e Infermiere: 3 % delle posizioni;
  • Recruitment: 2,5 % delle posizioni;
  • Desk Officer: 2 % delle posizioni;

Da notare come, rispetto agli anni precedenti, il ruolo di Project Manager non sia il più ricercato. La ricerca di profili amministrativi e contabili è aumentata notevolmente, superando anche la richiesta di coordinatori progetto. Inoltre è da sottolineare la tendenza delle ONG a ripubblicare molti degli annunci riguardanti profili amministrativi, segno anche di una difficoltà crescente nel trovare queste figure professionali. 

In calo invece la ricerca di Coordinatori/Rappresentanti Paese ed in generale la domanda di personale dedicato al coordinamento di una determinata area geografica o programma.

 

Le destinazioni principali

Gli annunci hanno riguardato 61 paesi diversi di destinazione, con alcune nazioni che hanno richiesto maggiore attenzione:

  • Ucraina: 12 % delle posizioni; il conflitto ha provocato una crisi umanitaria che ha spinto le ONG ad intervenire per fornire aiuti e supporto alla ricostruzione. Dal 2023 in poi, gli annunci di cooperanti per l'Ucraina sono cresciuti sempre di più, diventando nell'ultimo anno il paese per cui si è assunto di più
  • Mozambico: 10 % delle posizioni; non è un caso che, tolte le aree di conflitto, sia il paese per il quale la cooperazione italiana assume di più. Si tratta infatti del paese dove si concentra la maggiore quantità di progetti (244) e di ONG (33).
  • Libano: 8 % posizioni; il Libano, alle prese con la crisi economica e politica ed una situazione instabile che era già attenzionata dalla cooperazione italiana,  con lo scoppio del conflitto tra Israele e Palestina è diventato il principale territorio in cui operano i progetti di emergenza delle ONG. Per il Libano si ricercano numerosi posizioni destinate al coordinamento di progetti in Palestina e nei territori circostanti. 
  • Palestina: 5 % posizioni; dall'inizio del conflitto, il numero di vacancies per la Palestina è cresciuto notevolmente, ma negli ultimi mesi del 2024 la situazione geopolitica ha portato le ONG a spostare il coordinamento delle attività in Libano e Giordania.
  • Sudan: 5 % posizioni; 
  • Repubblica Centrafricana; 4,4 % delle posizioni
  • Siria; 4,4 % delle posizioni
  • Etiopia: 4 % delle posizioni;
  • Niger: 3,8 % delle posizioni;
  • Kenya: 3,6 % delle posizioni;
  • Senegal: 3,3 % delle posizioni;

La distribuzione degli annunci di lavoro rispecchia l'operatività delle ONG che, come possiamo notare dai dati, si sono trovate a dover rispondere ad esigenze immediate di breve periodo dovute a conflitti e disastri umanitari, ma che lavorano comunque a strategie di lungo periodo volte allo sviluppo delle comunità e all'incremento della loro resilienza, come nel caso del Mozambico o degli altri paesi africani citati sopra. Questi dati non solo evidenziano dove si concentra il bisogno di intervento, ma anche come le ONG italiane siano parte di un sistema internazionale che si adatta costantemente ai cambiamenti globali e che nonostante tutto non perde il focus sullo sviluppo.